domenica 12 maggio 2013

NICOLETTA SALVI - Menestrella femminista

Nicoletta Salvi, violinista e cantautrice femminista, suona con il suo trio la musica popoalre del centro e sud italia per diffondere il messaggio femminista. Il suo è uno stile un pò particolare perchè riadatta le canzoni modificando solamente i testi e lasciando inalterate le melodie. Per cui si ascolta una Povera Cecilia che scappa in Argentina o una Cicerenella che lavora in un call center
  Ci dice: Il mio lavoro nasce da una forte motivazione ideologica. Suono la musica popolare non per dare un contributo innovativo alla musica popolare; il mio impegno non è profuso tanto al lato musicale, bensì a quello intellettuale. Ho voluto usare le canzoni popolari (direi popolarissime) semplicemente come veicolo, perché allegre, di facile ascolto, dirette ed insite nel patrimonio culturale della maggior parte delle persone. Ma è il messaggio ciò che voglio trasmettere principalmente. Le mie canzoni vogliono parlare della condizione femminile di oggi, denunciare il fatto che, nonostante tanti anni di lotte e di femminismo, le donne vivono ancora in una situazione subordinata, inaccettabile ed insostenibile. Penso sia fondamentale portare alla luce queste tematiche, parlarne, discuterne, diffonderle il più possibile perché solo cosi si possono cambiare le mentalità delle persone, ragionandoci sopra. E allora ragioniamo! in modo divertente e gioioso, senza mai senza perdere di vista l’obbiettivo: la libertà e la pari dignità per tutti e tutte. 



Ed infatti tra i suoi brani troviamo argomenti di denunca e di attualità  come in Cicerenella, che racconta la storia di una precaria che perde il lavoro a causa di una gravidanza inaspettata, o come in Vulesse Addiventare, che mette in luce le aspettative delle donne di oggi, plasmate dalla televisione. E poi gli stereotipi di genere in Ma Pecchè, la violenza sulle donne in Te la ricordi Lella, i matrimoni forzati in Lu cellulare.  Accompagnata da Antonio Merola alle percussioni e Alessia Sibilla alla chitarra riesce comunque a coinvolgere il pubblico attraverso l'ironia, i momenti di riflessione, le piccole improvvisazioni teatrali e poi la musica! Una musica potente per niente scontata, che a volta ci fa ballare e a volte ci culla sulle corde del violino...o dell'organetto!


Il suo album di esordio"Le tre meno un quarto", registrato con la partecipazione del polistrumentista Fabio Guandalini, raccoglie le canzoni più belle del suo repertorio ed essendo autoprodotto è in vendita direttamente partecipando i suoi concerti.
Press: ......perché no? Perché non cantare la nostra condizione sociale oggi? Perché non avere la presunzione di pensare che oggi noi possiamo paragonarci agli sfruttati, ai poveri, ai soggiogati dal potere come i soggetti dei canti popolari italiani del centro-sud?

Non chiedetelo a Nicoletta salvi perché lei questo lo fa. Spiazza, ti colpisce in pieno petto. Si va bene, le mondine, gli operai degli anni 60, le lotte dei briganti contro il nemico piemontese ma noi oggi? Due sono i tabù infranti da questo trio, il primo è quello sociale per cui sembra vietato  parlare della nostra attualità della nostra condizione sociale e culturale, parlare del fango ideologico in cui siamo bloccati in un immaginario collettivo fatto di immagini televisive e oggetti tecnologici; il secondo è quello musicale per cui la musica popolare, che da tempo ha acquisito una veste accademica, ha finalmente l'opportunità di presentarsi come un gioiello prezioso per Tutti noi e non più come un fossile polveroso venduto da abili mercanti.
Il tema del diffuso disagio sociale dell'individuo oggi non si può trattare senza essere bollati come disfattisti, e invece signori miei è così, forse oggi siamo più mondine delle mondine, siamo più operai degli operai, siamo più briganti dei briganti, e se non ce ne rendiamo conto è solo perché il nostro giogo non é più di natura fisica, materiale, tangibile, ma è soprattutto di natura psicologica. Siamo tutti dei ben pensanti che non si devono azzardare a mettere in discussione il sistema che ha imparato ad agire attraverso subdoli condizionamenti mentali e non più attraverso la coercizione delle masse, anzi le masse non esistono più le hanno magicamente dissolte dal momento in cui ci hanno messo ognuno in una stanza con uno schermo al posto del cervello. 

Per ascoltare alcune sue canzoni e live:
  soundcloud.com/nicolettasalvi  

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